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Il blog di performa.me
29 Mag 2020

Ogni Comunicazione è un piccolo Regalo

Cosa significa comunicare?

Andiamo a leggere il significato letterale di questa parola:

“Rendere comune, far conoscere, far sapere; per lo più di cose non materiali: c. pensieri, idee, sentimenti; c. la propria scienza; c. il coraggio, il timore; riuscì a comunicarmi la sua ansia. Per estensione: dire qualcosa, confidare: c. una notizia, un segreto; mi hanno comunicato la data del matrimonio; e con valore reciproco: comunicarsi le proprie impressioni. Quindi anche divulgare, rendere noto ai più: c. un avviso, un annuncio; la televisione ha comunicato la notizia.”

Da dizionario Treccani

L’essere umano è l’unica specie vivente ad avere un sistema di comunicazione che si basa anche sul linguaggio e quindi sulla parola.

Come possiamo ben capire dalla definizione della parola stessa, quando noi comunichiamo “mettiamo in comune” non solo l’informazione del messaggio, ossia il mero significato, ma trasmettiamo anche l’emozione che stiamo vivendo.

Il nostro linguaggio è talmente complesso che per essere dei comunicatori eccellenti, badate bene non efficaci, ma eccellenti, dovremmo prendere in considerazione tutto un insieme di fattori che va dal significato letterale della parola detta, dalla struttura della frase, dal tono usato, ed infine dal linguaggio non verbale, ossia dall’insieme delle gestualità e delle posture che una persona effettua durante la conversazione.

Il sistema ha molteplici sfumature e riuscirne a coglierne le specifiche, ci può dare l’opportunità di comprendere nel profondo la persona che abbiamo davanti oppure addirittura noi stessi.

Ma andiamo per gradi.

Innanzitutto chiediamoci: per quale motivo dovrebbe esserci utile apprendere strumenti che riguardano la comunicazione?

Se stai leggendo questo articolo significa che ti sta a cuore la tua crescita personale, e il saper comunicare in modo adeguato, in ogni circostanza ti si presenti davanti, è il primo strumento utile per la tua evoluzione.

La prima cosa sulla quale fare attenzione è uno degli assiomi della comunicazione detto da Paul Watzlawick :”NON SI PUO’ NON COMUNICARE”, quindi se è così, tanto vale farlo al meglio.

Le  3 regole base  del comunicatore efficace (non eccellente a quello ci arriviamo pian piano) sono:

  1. Gestione dello stato d’animo.
  2. Avere un obiettivo comunicativo chiaro.
  3. Avere la piena responsabilità della comunicazione.

Andiamo ad analizzare questi concetti punto per punto.

Avere una gestione adeguata dello stato d’animo è essenziale e fondamentale.

Siamo esseri che vivono di emozioni ed esse, se non gestite, emergono in tutta la loro potenza nei nostri atteggiamenti.

Ti invito a fare questa  riflessione: “Come cambia il tuo modo di comunicare quando sei arrabbiato/a  da quando sei felice?”

La non corretta gestione dello stato d’animo ci può portare a risultati completamente opposti all’obiettivo che ci eravamo prefissati.

E come  credo ben sai, non è certo così semplice farlo.

Il secondo punto riguarda l’avere sempre ben chiaro il perché voglio comunicare quella determinata cosa, da li riceverò le risposte, e quindi i feedback dal mio interlocutore e se questi non sono in linea con il mio intento, è mia responsabilità cambiare stile comunicativo.

E qui tocchiamo il terzo punto: assumersi la responsabilità di tutto quello che  comunichiamo.

Se il tuo messaggio non arriva evita di dire o pensare: “ Sei tu che non hai capito…”.

Oppure altra frase che sento spesso è “ ma io non volevo dire così…intendevo…”.

 Se non intendevi esattamente ciò che hai detto, allora non  ti sei espresso/a  in modo adeguato.

Quindi se il feedback che ti è arrivato è di non comprensione, cambia subito  il tuo stile comunicativo.

Ogni comunicazione è un “pacco regalo” perché ci mettiamo dentro sempre qualcosa di noi stessi, le nostre emozioni soprattutto. 

Con tale espressione intendo contraddistinguere, da una parte, il modo in cui ogni scambio comunicativo sottintende un’accurata preparazione e professionalità relativamente alla capacità di confezionamento del contenuto comunicativo e, dall’altra, la possibilità che quel pacchetto costituisca un semplice regalo il quale, come tale, possa sempre essere accettato seppur non pienamente condiviso.

Possiamo veramente conoscere e comprendere una persona nel profondo della sua anima e instaurare un rapporto di empatia, che ci può permettere di ottenere tutti i risultati che vogliamo.

Mentre dialoghiamo possiamo fare del bene o del male, possiamo confezionare pacchi regalo o pacchi bomba.

A te la  scelta!

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