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Il blog di performa.me
24 Apr 2020

“Stress” questo conosciuto

Il meccanismo dello stress, è un meccanismo di difesa che accompagna l’uomo praticamente da sempre.

Si può dire con certezza  che sia uno dei presupposti essenziali che ci ha permesso di sopravvivere come specie e ci ha concesso  di evolvere.

Viene infatti chiamata anche “sindrome generale  di adattamento”, e Darwin ce lo insegna, che la specie che ha più chances di continuare a vivere è quella che riesce ad adattarsi meglio ai cambiamenti.

Avete presente quando percepiamo paura?

Ecco la paura è la base di partenza per lo stress, e di paure noi uomini ne abbiamo molte oggi.

L’uomo primitivo aveva come focus, la sua sopravvivenza  e quella della sua prole.

 Quindi le fonti principali che attivavano il meccanismo di difesa della paura erano: procurarsi il cibo andando nella savana o nella foresta e affrontare gli eventuali pericoli dati da animali feroci o tribù nemiche.

 “Lo stress è una reazione che si manifesta quando una persona percepisce uno squilibrio tra le sollecitazioni ricevute e le risorse a disposizione” cita Wikipedia.

Le sollecitazioni possono essere date da stimoli esterni, che riguardano l’ambiente in cui siamo, oppure interne, che riguardano i nostri pensieri.

Provate a pensare a quante volte avete provato uno stato di allarme e quindi paura, anche se per poco tempo, oppure come state quando avete un pensiero negativo che vi assilla.

Il  battito cardiaco accelera, il respiro si fa molto più frequente, i vostri sensi sono tutti in allerta e il vostro organismo riduce ai minimi termini le funzioni non necessarie alla sopravvivenza, come la digestione o le funzioni epatiche, mandando il più possibile sangue ai muscoli e secernendo ormoni come l’adrenalina e il cortisolo, che vi permettono  di scappare o di combattere.

Il punto è che percepiamo   più  massivamente in pericolo rispetto  all’uomo primitivo, che di certo non incontrava tutti i giorni animali feroci o nemici pronti ad ucciderlo, sempre che non viviamo in zone di guerra ovviamente.

A quanti stimoli stressori siamo sottoposti oggi giorno fin dal primo mattino  iniziando dalla sveglia?

Quante volte ci troviamo a guardare l’orologio, a fare le cose molto di fretta, immersi nel traffico con rumori, telefono che suona e magari con il pensiero di una riunione importante alla quale stiamo andando?

Il nostro ecosistema mente/corpo non ha la possibilità, nei giusti tempi, di riassestare gli alert che gli arrivano e di riequilibrarli.

Siamo evoluti in termini di industrializzazione, ma il nostro corpo non si è ancora adattato.

Che fare quindi?

Spetta a noi ridimensionare il nostro operato inteso come azioni, pensieri e comportamenti, per ridurre il più possibile la sindrome da stress.

Riuscire a gestire bene la risorsa più grande che abbiamo, il tempo, a gestire al meglio i nostri pensieri e quindi il nostro comportamento ci può aiutare a far si che il nostro  di stress non superi livelli importanti.

Si può ben capire quanto avere strategie adeguate per riallineare mente e corpo ci possa permettere di alzarci la mattina con la giusta carica e la giusta voglia di affrontare la giornata in tutte le sue sfaccettature, anche quelle che ci sembrano più complicate.