Blog

Il blog di performa.me
3 Giu 2021

Formazione manageriale: quali competenze potenziare, oggi?

/
Commenti0

Anche se usata correntemente nella nostra lingua, la parola manager e management ha etimologia inglese e (to) manage significa letteralmente “maneggiare (cavalli), amministrare, governare”, da cui “maneggio” in italiano.

Di formazione manageriale se ne fa tanta, ma cosa intendiamo quando parliamo di formazione manageriale?

Ci sono alcuni aspetti e tematiche che la formazione manageriale dovrebbe includere e che sono trasversali a ogni settore, sia che il training aziendale si rivolga alle funzioni apicali, sia che si rivolga ai responsabili di funzione e collaboratori e che a vario titolo lavorano in azienda.

Vediamo di individuare alcune di queste competenze chiave:

  • Competenze digitali. L’Associazione italiana per l’informatica ed il calcolo automatico (Aica) definisce la competenza digitale nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Oggi è sempre più importante coltivare e aggiornare costantemente le competenze digitali; un rapporto presentato a febbraio 2021 dalla Corte dei Conti dell’Unione Europea emerge che nel 2019 più di 75 milioni di cittadini europei in età lavorativa non possedevano competenze digitali di base.
  • Delega. Con una previsione di ulteriore diffusione dello smart working, lo strumento della delega e la gestione ottimale del tempo diventeranno a tendere sempre più determinanti per un’organizzazione che voglia restare al passo coi tempi e conservare produttività ed efficienza.
  • Pensiero critico.  Il pensiero critico trae informazioni dall’osservazione, mettendola in accordo con l’esperienza personale, il ragionamento individuale e di gruppo e ha lo scopo di portare al di là della parzialità, serve a collegare discipline e dare loro senso.
  • La flessibilità. Attiene alla capacità di creare connessione tra gli elementi chiave di un contesto, ad esempio adattarsi ad un nuovo contesto professionale e organizzativo. Flessibilità significa essere in grado di rinnovarsi. Il mercato del lavoro muta velocemente e le organizzazioni che vogliono essere competitive hanno bisogno di personale dotato di questa qualità.