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13 Set 2022

Equilibrio tra potenziale e carriera

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Lavoro, lavoro, lavoro…

Ti  è mai capitato di svegliarti e avere la sensazione di essere già sotto pressione ?

Magari ti è successo di guardare il telefono ancora prima di alzarti dal letto e cominciare a pensare a tutti gli impegni , le aspettative , gli obiettivi e le persone che dovrai affrontare durante la giornata .

Spesso la nostra prestazione lavorativa influenza il nostro stato d’animo , e così anche il nostro comportamento con chi ci circonda.

Se il lavoro va bene , probabilmente affronteremo tutto il resto con più serenità .

Ma se non va come ci aspettiamo , non è sempre semplice gestire la situazione.

D’altronde è un area fondamentale della nostra vita : incide sul benessere fisico, mentale ed economico , sul tempo che abbiamo a disposizione e sulla qualità della vita .

Anche quando si ha un’attività in proprio capita di dover rimandare “il resto”.

Quante volte ci “portiamo il lavoro a casa”?

“Il resto”

Arriva per tutti durante l’anno ( in questo periodo più che mai) la voglia di staccare e di andare in vacanza .

Avremo più tempo per dedicarci al nostro benessere , alle relazioni più importanti , a quel libro che abbiamo lasciato in sospeso , “dimenticandoci” un po’ delle responsabilità di tutti i giorni.

Perché nel nostro tempo libero queste cose sono così importanti?

La verità è che lo sono sempre.

Immaginiamo di avere un orto , nel quale abbiamo piantato diversi ortaggi. Quello che ci aspettiamo e il motivo per cui ci prendiamo cura dell’orto è che raccoglieremo da tutte le piante .

Poniamo il caso di dimenticarci per qualche giorno di dare da bene ad una di queste. La stessa cosa si ripete la settimana dopo e quella dopo ancora.

A fine mese , quando andremo a raccogliere i frutti , siamo proprio sicuri che ce ne darà anche quella pianta?

“Le nostre grandi spese sono le piccole ripetute per troppo tempo .”

Nel “resto” ci sono relazioni importanti per noi, esperienze , opportunità di crescita e apprendimento , salute e , non meno importante tutto il nostro potenziale inesplorato.

Ci sono migliaia di persone che hanno reso la loro passione il loro lavoro.

Che hanno dato spazio anche “al resto”.

Un primo passo da fare per se stessi

Rendersi conto di ciò che avviene non solo fuori ma anche in noi , è il primo passo.

Dedicarsi un momento per fare un bilancio della situazione , delle emozioni che proviamo e dei pensieri che ci stanno condizionando.

Prendere consapevolezza dei propri punti di forza , a favore di ciò che vogliamo e anche delle aree di miglioramento.

E infine chiedersi di fare qualcosa di diverso , anche solo un’azione. Ricordarsi di dare da bene a tutte le piante dell’orto.

Ricominciare a fare spazio a ciò che ci gratifica al di fuori della carriera o del successo professionale darà ancora più spinta e valore al tempo che poi trascorreremo a lavoro.

Provare per credere.

Giulia Crovini

Life&Business Coach

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