LA PAURA DEL CAMBIAMENTO!

Perché si ha paura del cambiamento quando sappiamo che fa parte dell’evoluzione e della crescita di ogni essere umano?

Il motivo principale della paura del cambiamento è l’incapacità oggettiva di prevederne i risultati.

Perciò , di fatto è la paura del futuro!

“Non so cosa accadrà.” Questo è quello che il cervello inconsciamente pensa.

Tuttavia, pensandoci bene, non è prevedibile nemmeno cosa potrebbe accadere se tutto restasse come è.

Vorremmo avere tutto sotto controllo, ma di fatto sul futuro ne abbiamo molto poco.

Possiamo sicuramente fare delle strategie per mettere in pratica azioni che ci portano verso i nostri obiettivi, ma non possiamo sapere al 100% che cosa veramente accadrà.

E’ nella natura umana desiderare di crescere ed evolversi, per non correre il rischio di rimanere indietro rispetto agli altri.

Sebbene il timore del cambiamento sia un fattore del tutto naturale, l’essere umano è progettato proprio per continuare a mutare: la paura è l’emozione che si sviluppa quando perdiamo la consapevolezza del nostro potenziale.

Ossia vacilliamo creandoci dubbi sulle nostre risorse, e quindi sulla riuscita dei nostri progetti.

Da un lato, dunque, il cervello tende a resistere alle insicurezze e preferisce piuttosto ragionare a un esito negativo, piuttosto che incerto; dall’altro lato, abbiamo una mentalità flessibile, capace di adattarsi e persino allenata a desiderare i cambiamenti.

Dunque come fare?

Per cambiare e ottenere i risultati che desideriamo, è necessario adottare una mentalità diversa, cambiando le abitudini un passo alla volta.

Abbiamo spesso la voglia che le cose succedano in fretta, vorremmo la bacchetta magica insomma, e inoltre vogliamo anche cambiare molte cose tutte insieme.

Questa è la prima cosa da evitare nel nostro miglioramento.

I manager e i leader che sono tenuti a comunicare il nuovo progetto, la nuova strategia o la modifica delle modalità di lavoro, come è successo con l’adozione dello smart working a causa dell’emergenza Covid-19, dovrebbero prima di tutto analizzare i propri comportamenti e poi guidare il cambiamento nel team.

Il motivo?

Attraversando con consapevolezza la trasformazione, saranno in grado non solo di fornire istruzioni, ma anche di coinvolgere con efficacia i propri collaboratori.

Da cosa deriva il superamento della paura del cambiamento?

Deriva da una combinazione di comportamenti e mentalità.

Sono elementi interdipendenti, perché senza avere assimilato a livello di mentalità le ragioni dei nuovi comportamenti, difficilmente diventeranno abitudini consolidate.

Allo stesso modo, concentrarsi esclusivamente sulla mentalità, senza cercare gli strumenti che consentano di mettere in pratica nuovi comportamenti, non è del tutto efficace.

Come aiutare e coinvolgere le persone nel superamento della paura del cambiamento?

La formazione è il primo passo fondamentale.

Ci serve per aiutare i collaboratori a comprendere le ragioni che sorreggono il processo di change management.

In questa fase, la comunicazione di una visione il più possibile positiva aiuta ad approcciare il cambiamento con la giusta fiducia.

Formare significa facilitare la consapevolezza delle risorse dei nostri collaboratori, non istruire.

Ed è un errore che commettono in tanti.

Sapere non vuol dire sentire e farne esperienza.

Inoltre bisogna sapere coinvolgere.

E’ necessario fare dei colloqui di feedback individuali che siano costanti nel tempo per aiutare i collaboratori ad abbracciare la nuova direzione sia razionalmente, con consapevolezza, sia emotivamente.

L’iniziale entusiasmo che si può generare grazie al coinvolgimento ha bisogno di essere alimentato accrescendo le responsabilità individuali.

Creare le condizioni per cui le persone possano agire, con fiducia e responsabilità, significa anche aiutarle a sviluppare competenze e rimuovere gli ostacoli all’efficacia.

Avere strumenti di Coaching facilita il processo e aiuta il manager o l’imprenditore a comprendere meglio le caratteristiche dei propri collaboratori.

Ilaria Pradella

Life&Business Coach