Blog

Il blog di performa.me
8 Ott 2020

Il galateo digitale

/
Commenti0
/

I confini tra il digitale e il reale sono scomparsi. Oggi, una conversazione che inizia sul web prosegue dal vivo, ma non solo: è in grado di condizionarla.

I primi contatti formali con una persona, o con un’azienda, è molto più probabile che nascano per mezzo dei bit, piuttosto che attraverso una stretta di mano.

Così come nel mondo reale, anche nel mondo digitale, la scarsa conoscenza di forme, metodi e strumenti, viene vista come una vera e propria forma di maleducazione. E una prima impressione sbagliata può bruciare un rapporto sul nascere, sia che si tratti di un rapporto personale, che di un’occasione di lavoro che difficilmente si ripresenterà.

In gergo, si parla di netiquette: parola che unisce il vocabolo inglese network (rete) e quello francese étiquette (buona educazione). Si tratta di un insieme di regole informali che disciplinano il rapportarsi agli altri utenti attraverso risorse come reti social, e-mail, forum, blog e via discorrendo. Potremmo definirlo, il galateo digitale. E come accade con il galateo tradizionale, il suo rispetto non è imposto da alcuna legge, ma può essere richiamato in un codice etico aziendale, o nei contratti di fornitura di servizi di accesso, da parte dei provider.

Facciamo un esempio di ogni giorno: le e-mail.

  • Evidenziate in grassetto i punti salienti, ma non più del 10% del testo (le cose importanti sono poche, altrimenti non sarebbero importanti).
  • Fate respirare il testo e ricordatevi che il testo di un’e-mail non è un romanzo, per cui: frasi brevi e limitate l’uso di incisi e parentesi. Come disse Pascal: «Se avessi avuto più tempo, avrei scritto una lettera più breve».
  • Se ne avete l’autorità, ricapitolate cosa vi aspettate che venga fatto, da chi ed entro quando; questo renderà trasparente la richiesta e più facile la sua esecuzione.
  • Non lasciate vuoto l’oggetto: riempire la riga più importante costa poco tempo e il non farlo, potrebbe essere un’occasione persa.
  • Resistete alla tentazione di mettere in copia conoscenza tutte le persone che vi vengono in mente, ma focalizzatevi sui destinatari principali.
  • Le conclusioni sono importanti: mettetevi nei panni dell’altro (il vostro datore di lavoro, membri del team, o un cliente) e immaginate le implicazioni di quello che avete scritto.
  • Firmate sempre con il vostro nome al termine del messaggio, a meno che la firma non sia già inclusa nell’oggetto.

L’elenco delle regole e dei consigli si può allargare ulteriormente. Magari in un prossimo articolo riprenderemo l’argomento.

E a voi, quali altri spunti vengono in mente?