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Il blog di performa.me
8 Mag 2020

Applicazioni “immuni”: Quali implicazioni per la Privacy?

L’Italia ha scelto l’applicazione che dovrà aiutare il tracciamento dei contagi nella fase 2 e il contenimento della pandemia. Si tratta di “IMMUNI” l’applicazione per tracciare le persone positive a Covid-19 progettata da Bending Spoons, eccellenza italiana nel campo dello sviluppo di app per iOS.

In tanti si stanno domandando quali saranno le implicazioni di queste tecnologie nella nostra sfera privata, quali sono i limiti e se questa emergenza può gettare le basi per una compressione della privacy che modificherà le nostre vite in futuro. 

Cerchiamo di fare chiarezza.

L’applicazione non registra il numero di telefono degli utenti e una volta scaricata sul cellulare, permette di sapere se nelle settimane precedenti si è entrati a contatto con una persona positiva al Covid-19 e quindi se si è a rischio contagio. L’applicazione è dotata di un diario clinico che monitora se sono presenti sintomi e permette all’utente di comunicarli in via anonima.

In questo modo è possibile fare test mirati sulle comunità che hanno una maggiore esposizione al rischio.

In merito alle implicazioni privacy, l’UE, nella fase di realizzazione dell’applicazione, ha dettato le linee guida da seguire per conformità al Regolamento UE sulla protezione dei dati personali (GDPR), dichiarando che, oltre alla garanzia dell’anonimato, va evitata la geolocalizzazione, pur mantenendo la tecnologia bluetooth come strumento alternativo di tracciamento dei contatti; la finalità dell’applicazione non è quella di seguire online i movimenti delle persone, ma garantire la prevenzione e il distanziamento sociale nei luoghi dove possono crearsi assembramenti.

È opportuno ricordare che va comunque sempre garantita la volontaria adesione all’utilizzo dell’applicazione, tuttavia si può prescindere dal consenso, solo se il trattamento è ritenuto necessario per motivi di interesse pubblico rilevante nel settore della sanità pubblica. Ciò è possibile solo se costituisce una misura necessaria, adeguata e proporzionata, rendendo quindi necessità e proporzione gli ingredienti fondamentali per una limitazione dei diritti fondamentali legati alla privacy.

Queste eventuali misure di compressione della sfera privacy sono soggette al controllo giurisdizionale della Corte di giustizia dell’Unione europea e della Corte europea dei diritti dell’uomo. In ogni caso, vanno sempre rispettati i principi in materia di protezione dei dati (proporzionalità della misura in termini di durata e portata, ridotta conservazione dei dati, rispetto del principio di limitazione della finalità).