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Il blog di performa.me
28 Apr 2020

Rientro al lavoro… Progettare la ripartenza

Come chiarito dal Governo, la ripresa dell’attività economica deve essere introdotta gradualmente e lo scopo principale è quello di garantire la «messa in sicurezza». Le formule organizzative da perseguire sono quelle che consentono di ridurre al minimo il contatto e il rischio di contagio.

A tal proposito, occorre conoscere il contenuto del Protocollo 14 marzo 2020 da intendersi integrato con le disposizioni del DPCM 26 Aprile 2020.

L’azienda, attraverso le modalità più idonee ed efficaci, informa tutti i lavoratori, e chiunque entri in azienda, sulle disposizioni delle Autorità, consegnando e/o affiggendo all’ingresso e nei luoghi maggiormente visibili dei locali aziendali, appositi depliants informativi. È tassativo l’obbligo di restare a casa con febbre oltre 37.5. In presenza di febbre o di altri sintomi influenzali vi è l’obbligo di rimanere al proprio domicilio e di chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria.

Al fine di ridurre le possibilità di contatto con il personale, l’accesso di fornitori esterni deve essere regolato attraverso l’individuazione di procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite. Laddove possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi.

In questa fase è oltremodo fondamentale la pulizia e la sanificazione.

Per pulizia s’intende l’insieme di operazioni che occorre praticare per rimuovere lo sporco visibile di qualsiasi natura, sia esso polvere, grasso, liquido, o materiale organico, da qualsiasi tipo di ambiente, superficie, o macchinario. La sanificazione è invece un intervento mirato ad eliminare alla base (con prodotti chimici detergenti) qualsiasi batterio e agente contaminante che non è possibile rimuovere con la comune attività di pulizia. La sanificazione deve comunque essere sempre preceduta dalla pulizia.

L’azienda deve assicurare la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago. Occorre garantire la pulizia a fine turno e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch, mouse con adeguati detergenti, sia negli uffici, sia nei reparti produttivi. Inoltre, nelle aree geografiche a maggiore endemia o nelle aziende in cui si sono registrati casi sospetti di COVID-19, in aggiunta alle normali attività di pulizia, è necessario prevedere, in fase di riapertura, una sanificazione straordinaria degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni, ai sensi della circolare 5443 del 22 febbraio 2020.

Sia il Protocollo del 14 Marzo, che il PDCM 26 Aprile 2020 dispongono di utilizzare lo smart working per tutte quelle attività che possono essere svolte presso il domicilio o a distanza.

Occorre utilizzare in via prioritaria gli ammortizzatori sociali disponibili nel rispetto degli istituti contrattuali (par, rol, banca ore) generalmente finalizzati a consentire l’astensione dal lavoro senza perdita della retribuzione. E, nel caso questi istituti non risultino sufficienti, si utilizzeranno i periodi di ferie arretrati e non ancora fruiti.

Un’altra raccomandazione è che non sono consentite le riunioni in presenza. Laddove le stesse fossero connotate dal carattere della necessità e urgenza, nell’impossibilità di collegamento a distanza, dovrà essere ridotta al minimo la partecipazione necessaria e, comunque, dovranno essere garantiti il distanziamento interpersonale e un’adeguata pulizia/areazione dei locali.

Sono da intendersi sospesi tutti gli eventi interni e ogni attività di formazione in modalità in aula, anche obbligatoria, anche se già organizzati; è comunque possibile, qualora l’organizzazione aziendale lo permetta, effettuare la formazione a distanza, anche per i lavoratori in modalità di lavoro agile.