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19 Nov 2020

Privacy e social network

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Il Regolamento Europeo sulla privacy (GDPR) coinvolge e riguarda anche le impostazioni privacy dei social network? La risposta è affermativa.

In base al GDPR, nel momento in cui creiamo un account su una piattaforma social, accettiamo i suoi termini e le sue condizioni, dando così il consenso a rendere pubblici i nostri dati; molte volte non sono solo dati personali, ma anche dati sensibili.

Questo fa sì che un dato reso pubblico sui social possa essere trattato da chiunque e per qualunque finalità? Ovviamente no, perché quel set di dati possono essere trattati per le finalità specificate dalla piattaforma e non per altro.

In tal senso si è espresso il Garante della Privacy, dichiarandosi contrario al social spam. Se un indirizzo e-mail è presente su un social network non significa che possa essere liberamente utilizzato per qualunque scopo. Per inviare proposte commerciali, ad esempio, dice il Garante, è sempre necessario il consenso dei destinatari. Per questi motivi, l’Autorità ha vietato a una società l’ulteriore trattamento di indirizzi e-mail senza consenso per attività di marketing. Ai sensi del GDPR, infatti, il consenso deve essere sempre esplicito e specifico per ogni finalità di trattamento

Il web, che è raccontato e percepito come un luogo semi-anarchico, dove è possibile fare, dire, esprimere ogni cosa, sulla base della mera volontà, senza censura alcuna, in realtà è soggetto alle stesse regole di convivenza civile che valgono nel mondo reale-offline. E questo vale per le norme che tutelano le persone dalla diffamazione, dall’interferenza illecita nella vita privata, dalla calunnia, dalla violazione in genere della dignità. Non esistono zone franche nemmeno nella dimensione virtuale.

Per una maggiore igiene in termini di tutela dei nostri dati, il Garante per la Privacy raccomanda di utilizzare l’utilizzo di uno pseudonimo per tutelare la nostra identità, bloccare la geolocalizzazione da app e scegliere con accortezza gli “amici”, o sarebbe meglio dire: i contatti che ci seguono e interagiscono con noi.

Facebook, recentemente ha introdotto uno strumento che troviamo all’interno delle impostazioni privacy con il nome di “attività fuori da Facebook”. Si tratta di un riepilogo delle attività che le aziende e le organizzazioni condividono con te in merito alle tue interazioni, ad esempio quando visiti i loro siti web o utilizzi le loro app. Aziende e organizzazioni utilizzano i nostri strumenti per le aziende, come Facebook Login o il pixel di Facebook, per condividere con noi queste informazioni.

Il riferimento è comunque anche a quei siti web o a quelle app a cui ci siamo collegati attraverso l’account di Facebook. Se ci accediamo, ma siamo loggati al social, i dati vengono comunque condivisi.

Oggi abbiamo gli strumenti per avere il controllo sui nostri dati, ma spesso ciò che manca è la consapevolezza e la maturità digitale adeguata. Gli strumenti ci sono, ma è anche un po’ nostra responsabilità e nostra cura monitorare e gestire la dimensione della nostra Privacy.